La conservativa è una branca dell’Odontoiatria che si occupa principalmente della cura dei tessuti dentali colpiti della carie dentale, sia su denti vitali che devitalizzati, con lo scopo di mantenere in bocca i denti; eliminando dapprima il tessuto cariato (infetto) per poi ripristinare forma, funzione e l’estetica.
La carie dentale consiste in una malattia dentale a decorso lento lento, caratterizzata nella fase iniziale, dalla distruzione dello smalto e poi via via verso la dentina sino a progredire verso la polpa del dente, causandone la “morte”. In funzione del grado di penetrazione della carie si distinguono cinque classi:
- Iniziale: assenza di cavità ma macchia biancastra limitata allo smalto.
- Superficiale: cavità che invade la parte iniziale della dentina sottostante lo smalto.
- Profonda: cavità che interessa la maggior parte del corpo dentinale.
- Penetrante: iniziale reazione da parte dell’organo pulpo-dentinale con formazione di dentina terziaria.
- Perforante: lesione causa di esposizione pulpare.
I fattori di rischio della carie dentale e l’importanza della prevenzione
Gli agenti principali che provocano la carie dentale sono i batteri, ma non sono i soli, purtroppo sono frutto di un insieme di cause differenti. Per questo motivo la prevenzione, ovvero una cura attenta dell’igiene orale è fondamentale per garantire la salute.
La cura della carie mediante otturazioni e intarsi permette il recupero dell’elemento dentale anche se ampiamente compromesso.
L’utilizzo di materiali come resine composite e ceramiche di ultima generazione, garantisce sia nelle piccole che nelle grandi ricostruzioni dentarie il completo recupero funzionale ed estetico dell’elemento dentale;
- un risultato estetico ottimale: l’aspetto del dente trattato con l’ausilio di questi materiali risulta del tutto sovrapponibile all’aspetto del dente sano, rendendone superfluo l’incapsulamento.